Convegno 1999: L'ultimo Cesare

Scritti, riforme, progetti, poteri, congiure (Cividale del Friuli, 16-18 settembre 1999)







Presentazione del convegno

Nei giorni 16-18 settembre 1999 la Fondazione Niccolò Canussio ha organizzato a Cividale del Friuli un convegno internazionale sul tema L'ultimo Cesare. Scritti, riforme, progetti, poteri, congiure, che si è tenuto sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Scopo della manifestazione era quello di riproporre all'attenzione degli studiosi la personalità di Giulio Cesare, il grande Romano che fondò Cividale denominandola Forum Iulii, un nome che sopravvive ancora oggi, nel toponimo regionale "Friuli", e che ci ricorda la grande importanza politica e strategica che Cesare attribuì sempre all'area nord-orientale d'Italia.

Il convegno è stato il primo grande appuntamento presso la sede cividalese della Fondazione, situata nella Casa Canussio di via Gallina, restaurata per iniziativa del dott. Vittorio Canussio, presidente della Fondazione, attraverso un lavoro durato dieci anni, che è stato affiancato da una grande campagna di scavo nell'area della Casa stessa. Questo lavoro ha condotto a risultati di enorme rilievo storico ed archeologico, consentendo in particolare il rinvenimento di un tratto delle mura romane della città realizzate nel II secolo d.C. per volontà dell'imperatore Marco Aurelio, riportando alla luce reperti di varia epoca e di grande valore. L'importanza di questa ricerca è stata ufficialmente riconosciuta dal Ministero dei Beni Culturali, che ha reso la vasta area degli scavi parte integrante del Museo archeologico nazionale di Cividale.

Il convegno ha riunito alcuni dei più importanti studiosi europei del mondo antico, e di Giulio Cesare in particolare. In coerenza con i principi costitutivi della Fondazione, che intende incoraggiare la ricerca sulla "latinità" nel senso più ampio del termine, sia sul piano storico-politico, sia sul piano linguistico-letterario, il convegno è stato di natura interdisciplinare, poiché vi sono stati coinvolti docenti di Letteratura latina, di Storia romana, di Storia greca, di Etruscologia ed antichità italiche. Per dare al convegno un nucleo tematico ben definito, si è scelto di prendere in speciale considerazione il periodo dell'"ultimo Cesare", quello cioé compreso tra gli ultimi anni della campagna gallica (quando Cividale stessa venne fondata) e il 44 a.C. (data dell'uccisione di Cesare): questo periodo è forse il più stimolante e ricco di interrogativi tuttora aperti ed è oggetto ancor oggi di appassionate discussioni tra gli studiosi.

Ai lavori del convegno hanno preso parte diciassette studiosi di tutta Europa, provenienti da alcune delle più prestigiose università e istituti di ricerca in Italia, Spagna, Francia, Germania, Austria e Slovenia. La loro partecipazione da un lato conferma il grandissimo interesse che tuttora circonda la figura di Giulio Cesare, dall'altro dimostra l'attenzione con cui la comunità scientifica internazionale sta seguendo l'attività della Fondazione Canussio. Tutti gli studiosi presenti hanno espresso grande apprezzamento per la formula del convegno (seminario con ampio dibattito dopo ogni relazione) e viva soddisfazione per l'elevato valore scientifico dei vari interventi.

Le relazioni della prima giornata sono state dedicate innanzitutto all'Illirico e alla Gallia Cisalpina: sono state prese in considerazione le misure prese da Cesare per la romanizzazione e per la difesa dei confini nord-orientali d'Italia mediante la fondazione di colonie e di municipi (Vanna Vedaldi Iasbez, Trieste, Cesare, Forum Iulii e il confine orientale d'Italia; Marjeta Sasel Kos, Lubiana, Caesar, Illyricum and the hinterland of Aquileia) e le prime tracce di un culto di Cesare, rivelate da una iscrizione di Erbusco (Brescia) che attesta l'esistenza di un Caesareum innalzato già nel 44 a.C. per iniziativa del figlio adottivo Ottaviano, il futuro Augusto (Alfredo Valvo, Brescia, Una dedica all'"ultimo Cesare" nell'iscrizione di Brescia C.I.L. V 4305). Il problema dei rapporti con gli Etruschi considerato sia nei suoi aspetti politici, sia in quelli religiosi e culturali è stato il tema trattato da Luciana Aigner Foresti (Vienna, Gli Etruschi e la politica di Cesare). Il nesso politica-religione è emerso anche nella successiva relazione di Santiago Montero (Madrid, Los prodigios en la vida del ultimo Cesar), dedicata in particolare ai presagi di morte che accompagnarono gli ultimi mesi della vita di Cesare, spesso in rapporto con gli onori a lui conferiti e la sua (presunta) aspirazione al regno. Leandro Polverini (Roma, Il calendario giuliano) ha per primo affrontato il tema delle riforme cesariane, descrivendo quella del calendario, la più significativa e duratura, mostrando sia i suoi legami con la scienza egiziana, sia i suoi tratti più conservatori e tradizionali.

La seconda giornata si è aperta con la relazione di Emilio Gabba (Pavia, Le riforme di Cesare), che si è occupato delle misure politiche e istituzionali messe in atto da Cesare in conseguenza dell'estensione della cittadinanza romana a tutta Italia, disposta dopo il 90 a.C. Marta Sordi (Milano, I poteri dell'ultimo Cesare) ha affrontato il tema degli onori attribuiti a Cesare negli ultimi mesi di vita, soffermandosi in particolare sulla dittatura perpetua, di cui ha mostrato il legame con alcune istituzioni protorepubblicane (e in particolare con il "regno" di Servio Tullio). Ai progetti di colonizzazione extra-italica messi in atto da Cesare, alla lettura spesso tendenziosa che ne diede la storiografia antica e alle motivazioni politiche e propagandistiche che determinarono tali progetti, sono state dedicate le relazioni di Cinzia Bearzot (Milano, Cesare e Corinto), di Jean Michel Roddaz (Bordeaux, L'empreinte de César dans la péninsule ibérique) e di Giuseppe Zecchini (Milano, Cesare e Cartagine). Di argomento giuridico è stata infine la relazione di Fabrizio Fabbrini (Siena, Sul progetto cesariano della codificazione del diritto), che si è occupato del tentativo di Cesare di unificare il diritto romano in un codice, attestato da Svetonio e da Isidoro. Ai lavori della seconda giornata non ha potuto partecipare Gerhard Dobesch (Vienna), che ha però inviato il testo della sua relazione (Caesars monarchische Ideologie).

Nella terza e conclusiva giornata si è discusso degli interventi di Cesare finalizzati a sciogliere le recenti tensioni fra Roma e il mondo ebraico (Giulio Firpo, Chieti, Cesare e i Giudei), e del rapporto fra Cesare e i suoi soldati nella delicatissima fase successiva alla vittoria su Pompeo, quando le legioni stanziate in Campania si ammutinarono e Cesare seppe riconquistarsene la fiducia (Martin Jehne, Dresda, Caesar und die Krise von 47 v.Chr.). Le ultime tre relazioni sono state dedicate a Cesare scrittore: Antonio La Penna (Firenze, La campagna di Curione in Africa. La narrazione e l'interpretazione di Cesare) ha analizzato i passi del Bellum Civile dedicati a Curione, individuando il passaggio dai commentarii alla "storiografia drammatica" nell'esposizione di episodi in cui Cesare non era stato presente; Paolo Mantovanelli (Padova, Cesare e la fortuna) ha discusso dell'impiego del concetto di "fortuna" nell'opera cesariana, analizzandone i modelli filosofici e storiografici; Giovanni Cipriani (Bari, La fine di Vercingetorige e la fine dei Commentarii cesariani: retorica della parola e retorica delle immagini) ha confrontato il racconto cesariano sulla resa di Vercingetorige con le successive rielaborazioni della storiografia antica e dell'iconografia moderna. Ai lavori dell'ultima giornata ha presenziato l'Onorevole Antonino Cuffaro, Sottosegretario di Stato all'Università e alla Ricerca Scientifica e Tecnologica, che ha constatato il vero successo della manifestazione e si è impegnato a sostenere le iniziative future della Fondazione Canussio.

Tra le iniziative culturali promosse dalla Fondazione nei giorni del convegno, si segnala il concerto d'archi e d'organo, tenuto presso il Duomo di Cividale il 17 settembre sotto la direzione del Maestro Andrea Marcon, cui hanno partecipato il soprano Margherita Tomasi e la Venice Baroque Orchestra. In questa occasione sono stati inaugurati l'organo antico della Cattedrale di Cividale e quello della chiesa di S. Maria in Corte, restaurati con il contributo della Fondazione. Durante il concerto, cui hanno assistito circa 2.500 persone, sono stati tra l'altro eseguiti due brani inediti di Benedetto Marcello, rinvenuti in due manoscritti della British Library di Londra e del Fondo Giustinian di Venezia.

Gli atti dell'incontro scientifico sono stati pubblicati nel volume a cura di Gianpaolo Urso, L'ultimo Cesare. Scritti riforme progetti poteri congiure. Atti del convegno internazionale, Cividale del Friuli, 16-18 settembre 1999, Roma, L'Erma di Bretschneider, 2000 (Centro Ricerche e Documentazione sull'Antichità Classica. Monografie 20) [ISBN: 88-8265-109-6; 362 pp.].




Programma del convegno




Enti patrocinanti e contributori




Edizione elettronica degli atti

Grazie alla disponibilità dell'editore, parte dei contributi editi negli atti del convegno à liberamente consultabile in Rete tramite il servizio Google Books.