Proemio

Marco Antonio Sabellico [2] affrontando la storia dalla descrizione della patria, si è sforzato di dare lustro al popolo degli Unni, mendicando consensi da tutta la provincia, e, ben sapendo che per essi manca ogni sicura prova d'antichità, negata per i primordi l'esistenza di Iulium [3], sostiene che la sola Aquileia ha diritto di considerarsi antica. Così allo scopo di far risaltare Hunnium [4] ha eliminato Iulium pensando che nessuno mai avrebbe svelato le insidie di questa storia. Leggi me, o Sabellico, che figlio e fautore di Iulium qui mi presento, pronto a ribattere alla tua storia con le lodi della patria ereditate dal passato, che proprio tu, passando oltre col capo girato, hai voluto stroncare. Per quanto riguarda poi la descrizione del territorio forogiuliese, sia alpestre che di pianura, condotta località per località in un'altra mia opera, io ho intessuto una tale abbondanza di argomenti, che tu, Sabellico, avevi mutilato, da poter questo sito contendere alla pari con il resto della provincia in estensione territoriale. Ora però diamo inizio alla narrazione a partire dalle origini della città.

Note

[2] Pseudonimo di Marco Antonio Coccia (Vicovaro 1436 - Venezia 1506). Fu uno storico umanista che si ispirò alla storiografia di Flavio Biondo. Insegnò retorica a Udine tra il 1473 e il 1483; successivamente si trasferì a Venezia dove diresse per un certo periodo la biblioteca pubblica. Tra le opere citiamo le Enneades sive rapsodiae historiarum, opera di storia generale dalle origini al secolo XVI, e le Rerum venetarum ab urbe condita ad Marcum Barbadicum libri XXIII: A. ZENO, Vita Sabellici, in M.A. SABELLICO, Rerum venetarum ab urbe condita ad Marcum Barbadicum libri XXIII, Venezia 1718. Si veda anche la bibliografia annessa alla nota 4 dell'Introduzione.

[3] Nome latino dell'odierna Cividale del Friuli. Si veda l'Introduzione.

[4] Denominazione che il Canussio riprende dalle Enneades di M.A. Sabellico e che quest'ultimo usa per indicare la città di Udine: Hunnium pro Utino scripsi. La tradizione vuole che Udine sia stata fondata da Attila, re degli Unni, su un colle creato artificialmente con la terra portata dalle milizie barbare negli elmi: M.A. SABELLICO, Rapsodiae Historicae Enneadum ..., Basilea 1508, 328.